6.a puntata di
Chef dietro le quinte
La
scelta di un menu molto, molto, molto ampio è una delle più grandi sfide della
mia cucina.
Perché
un menu così ricco?
Perché
ho concepito la cucina di HOSTeRIA come una fucina di idee, come la possibilità
di offrire tanti piatti innovativi. Perché ho
scelto di lavorare SOLO PRODOTTI FRESCHI di alta qualità e questo vuol dire
confrontarsi giornalmente con le preparazioni, senza additivi e surgelati. Vuol
dire anche fare davvero fatica. È un lavoro enorme e spesso stressante, una
lotta contro il tempo, un impegno di costanza assoluta.
Ma
significa più di tutto ESSERE CUOCHI
e cucinare davvero. Io e gli altri tre ragazzi della brigata siamo
appassionatamente cuochi.
Cosa ho voluto
insegnare ai miei collaboratori? La vecchia arte, quella delle nonne. Così nella
cucina di HOSTeRIA entra la virtù della tradizione: evviva i piatti creativi ma nel rigoroso rispetto delle regole
fondamentali di bontà dell’antica cucina. Questo comporta magari tempi di
cottura lunghi, molte piccole e grandi cose da fare perché non usiamo preparati
industriali, conoscenza reale delle materie prime da trattare, continua
applicazione di testa e mani.
Eppure
la sfida del menu, con tutto il carico di stanchezza, rischio, tensione, è la
vera scarica di adrenalina di HOSTeRIA.
A
pranzo cambiamo addirittura ogni giorno le proposte e ciò implica, ogni
mattina, approvvigionarci e metterci ai fornelli con piatti diversi.
Bellissimo. Sono orgoglioso, orgoglioso
di essere CUOCO, orgoglioso di impegnarmi dalla mattina alla sera per sostenere
la sfida.
Ho
tanto da raccontare su questa cucina vissuta di pancia e cuore e ogni puntata
di Chef dietro le quinte è un’emozione che consegno a chi già gode della nostra
tavola e a chi vorrà provarla.
Al
prossimo appuntamento!
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