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lunedì 7 maggio 2018

Evviva l’aperitivo…quello vero


9. nona puntata di CHEF DIETRO LE QUINTE
Nella mia idea di cucina il rispetto della tavola è sacro. Ormai lo sapete, sono un creativo che non transige sui concetti essenziali, che non bara sulla qualità, che non ammette le mode che non hanno un contenuto ‘sostanzioso’ in gusto e valori.
Tutto torna. E tornerà anche lui, l’aperitivo quello vero. Sarà figo e farà figo.
Ve lo garantisco. La tendenza degli ultimi anni ha i giorni contati, è destinata a sparire, a essere ripudiata.
L’aperitivo quello vero, che rimpiango fortemente, era un alcolico o un analcolico accompagnato da una manciata di olive, arachidi e patatine. Insomma era un aperitivo vero: predisponeva al pasto. Accanto al bicchiere erano serviti degli stuzzichini: il nome perfetto per spiegare che stimolavano l’appetito. Segnava un momento magnifico: l’acquolina in bocca e la giusta attesa prima di godersi il pranzo o la cena.
Non ci ingombrava lo stomaco e non ci impastava la bocca di troppi sapori. Smorzava solo il così detto eccesso di fame ovvero impediva di farci sedere a tavola famelici e agguerriti e ci accompagnava dolcemente a una degustazione piena e serena.
Da quando imperversa la terribile abitudine dell’aperi-cena ovvero il banchetto di pizze, focacce e tartine con intingoli di ogni genere, l’aperitivo si è trasformato in un’abbuffata senza grazia. Nessuno, dopo simili gozzoviglie, ha in mente di gustarsi un pasto serio. Anzi, non ha neanche più le papille recettive. Perde perfino il senso degli equilibri nutritivi, la percezione della bontà. Lentamente si adegua allo standard scomposto degli snack, si riempie la pancia ma non bada più al piacere autentico del cibo.
Un’abitudine deleteria per tutti, dai clienti ai ristoratori all’arte culinaria.
La realtà è che l’aperitivo è diventato una cena low cost che illude molti di risparmiare, di divertirsi, di essere cool. Come tutte le illusioni è destinata a dissolversi. L’aperitivo quello vero tornerà e sarà più trendy che mai. Tornerà perché è più salutare mangiare bene, tornerà perché un buon pranzo o una buona cena sono cultura e piacere. Tornerà perché tutte le mode sciocche, fortunatamente, hanno nel dna una data di scadenza. Tornerà perché il cibo ha una dignità che merita di essere difesa.

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