1.ma puntata
di Chef dietro le quinte
Un
appuntamento con Chef dietro le quinte l’ho pensato perché raccontarmi e
raccontare la mia cucina più che celebrare una storia vuole appunto farla
vivere. Farla vivere a chi ha qualche entusiasmo non solo per la tavola ma
anche per la vita, per le idee, per i sogni e…per il territorio.
Ecco,
ho già lanciato i primi due punti:
la cucina e il
territorio.
Da
cuoco la passione per la cucina è scontata. Quella per il territorio è da
affermare, con le scelte di ogni giorno. E comunque entrambe possono essere
interpretate in modo molto personale.
Volete
conoscere il mio?
Innanzi
tutto associo il mio amore per la cucina alla ricerca e al gusto. Adoro creare
e sperimentare per consegnare nuove esperienze, per generare nuovi sapori, per
osare nuovi percorsi. Non mi interessa la fantasia del piatto ma la fantasia nel piatto.
Qui non troverete altra bellezza che la genuinità. Nessuna presentazione artistica, molta preparazione geniale.
In
logica successione associo il mio amore per la cucina al territorio. E lo
faccio per molti motivi, non solo perché qui sono nato e qui ho assorbito
lezioni e tradizioni.
Il
primo è la freschezza e la qualità delle materie prime che posso andare a
verificare dai produttori locali.
Il
secondo è il desiderio e l’impegno affettivo a valorizzare i nostri luoghi, le
nostre specificità.
Il
terzo è ispirato a una logica economica e culturale che credo andrebbe
fortemente sostenuta: quella di metterci la faccia, per il territorio. Crederci,
investirci e tirar fuori il meglio che è possibile offrire. In questo senso la
filiera fornitori – ristorante è un esempio virtuoso di come conservare e
gestire il patrimonio agricolo e di allevamento, l’eccellenza, la crescita
sostenibile.
Voglio
puntate brevi e facilmente leggibili quindi mi fermo qui segnalando tre parole
chiave:
territorio
qualità
passione
Alla
prossima puntata!
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