Tra
riempire un piatto e fare un piatto corre la stessa differenza che c’è tra dare
da mangiare e cucinare….
Io
però ho concepito una formula trasversale, armoniosa e genuina: faccio un
piatto che lasci l’appetito soddisfatto.
In fondo vengo da quella storia li,
quella della tradizione, dell’osteria, del cibo buono e della compagnia, delle
preparazioni lunghe e delle ricette autentiche. E voglio solo continuare così,
giocando a rielaborare, rivedere, aggiungere, migliorare. La regola delle
porzioni smilze, tanto decoro poco ristoro, non mi entra in testa. Prendetemi così:
appetitoso e generoso.
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