Ero
alla Cascina Canta per consueti approvvigionamenti e non solo. Curiosavo, come
sempre, in cerca di novità dalla terra.
Per
proporre nuovi piatti talvolta rivedo le combinazioni di vecchi ingredienti,
altre volte parto da qualche prodotto che non ho mai usato oppure che
solitamente è utilizzato in altre preparazioni…Insomma annuso possibilità,
studio le tradizioni, guardo all’innovazione.
Mi
propongono una pastina di farro. L’idea di presentare una minestrina non mi
attira, trovo anzi sia un’offerta decisamente poco allettante.
Eppure
pastina di farro mi colpisce, in qualche modo. Devo solo pensarci su. Mica tanto
in verità. Il tempo di due chiacchiere in Cascina e vengo colto da un lampo di
creatività.
Con
il mio intervento quella pastina di farro può diventare un’alternativa al cous cous
che conosciamo (in semola di grano duro) o meglio può diventare un cous cous di
casa nostra.
Decido
di acquistarla e di lavorarci un po’ in cucina. Provandone qualità e
combinazioni metto a punto infine la ricetta che trovate in menu quindi con
verdure di stagione (le variazioni di verdure distinguono la versione summer
dalla winter), il tocco forte di curry e peperoncino e l’accompagnamento di
pollo (rigorosamente del territorio) alla piastra.
Si
trova nella sezione Nuara in gir par al mund, sezione che ho voluto in menu per
mettere le ali alla città reinterpretando classici di altre cucine in chiave
tutta novarese. In fondo il desiderio del km 0 per me affonda le radici tanto
nella voglia di cucinare sempre materie prime fresche quanto nell’omaggio e
nell’esaltazione delle eccellenze locali.
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